ABR (Auditory Brainstem Responses): l’esame dei potenziali evocati uditivi

ABR (Auditory Brainstem Responses): l’esame dei potenziali evocati uditivi

L’esame dei potenziali evocati uditivi del tronco encefalico,  in termini tecnici chiamato anche con l’acronimo ABR (Auditory Brainstem Responses), permette di evidenziare possibili anomalie di tipo neurosensoriale alla base dell’ipoacusia (riduzione o perdita del senso dell’udito) e di caratterizzarla in funzione della risposta nervosa a suoni di diversa intensità e tono.

Con l’ABR è possibile stimare la soglia uditiva dell’orecchio esaminato e valutare, quindi, l’opportunità o meno di applicare un apparecchio acustico per migliorare la percezione dei suoni, oppure in ambito medico legale per ulteriori approfondimenti.

L’ABR può essere effettuato sia negli adulti sia nei bambini con ipoacusia, generalmente rilevata nell’ambito di indagini precedenti (come l’esame audiometrico con cuffia e sollecitazione sonora).

Il paziente viene fatto stendere su un lettino per permettere la rilassatezza totale della muscolatura; gli vengono applicati 4 piccoli elettrodi a coppetta sulla testa e poi tramite cuffia gli viene fatto sentire uno stimolo sonoro continuo chiamato in gergo click.

L’esito dell’esame viene consegnato dopo 8/10 al massimo, previa chiamata telefonica al paziente. Per la sua esecuzione è necessario sempre un esame audiometrico recente e una prescrizione specialistica.

L’ esame è accessibile in regime privato e si esegue presso la sede Synlab di Data Medica a Padova: per info e prenotazioni tel. 049.8650111 – info@datamedica.it.

 

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