PSORIASI: COME TRATTARE QUESTA MALATTIA INFIAMMATORIA CRONICA

PSORIASI: COME TRATTARE QUESTA MALATTIA INFIAMMATORIA CRONICA

Ufficio Comunicazione Gruppo Data Medica

La psoriasi interessa solitamente le ginocchia, i gomiti, il cuoio capelluto, le unghie delle mani e/o dei piedi ma può estendersi ad altre aree. Si conoscono diverse varianti della malattia, ma la sua forma classica è caratterizzata da chiazze eritemato squamose rotondeggianti più o meno diffuse sulla superficie corporea, che si presentano a fasi alterne con periodi in cui le manifestazioni sono più acute e altri con diminuzione delle lesioni fino a remissione.

La gravità della malattia si valuta in base alla percentuale di superficie di cute intereressata, considerandola grave se si estende oltre il 10%; in questi casi può diventare debilitante e compromettere in maniera significativa la qualità di vita dei pazienti.

Da Che Cosa Può Essere Causata?

La psoriasi è causata da un’alterazione genetica che si trasmette per via ereditaria. Si può presentare a qualunque età, anche nei primi mesi di vita, ma solitamente si manifesta fra i 30-40 anni, spesso in conseguenza di fattori scatenanti diversi (ambientali, traumi, psicoemotivi ecc.). Può essere associata all’uso di alcuni farmaci (beta bloccanti, antinfiammatori, Sali di litio).

Come Si Cura?

Purtroppo non esiste una terapia che possa considerarsi definitiva. I trattamenti hanno lo scopo di ottenere il controllo della malattia, diminuire la superficie corporea coinvolta e cercare di mantenere il miglioramento raggiunto per più tempo possibile.
Il trattamento della psoriasi viene ovviamente impostato in base alla gravità, localizzazione e storia clinica del paziente.

Nel caso di  psoriasi a placche lieve-moderata la terapia topica è sempre quella di prima scelta. Accanto ai trattamenti più consolidati nel tempo (ditranolo, catrame e i suoi derivati, cortisonici) esistono principi attivi di più recente introduzione quali i retinoidi (tazarotene) e i derivati della vit. D (calcipotriolo, tacalcitolo). Attualmente ci sono evidenze di significativi vantaggi ottenuti dall’associazione di calcipotrolo/ betametasone che così utilizzati sfruttano la sinergia dei singoli componenti. Negli ultimi anni inoltre sono cambiate anche le modalità d’utilizzo e d’applicazione dei farmaci topici, permettendo così ai pazienti di migliorare l’aderenza alla terapia e di conseguenza la qualità di vita.

Nei casi più gravi si ricorre a terapie diverse e via via più importanti: la fototerapia (UV-B a banda stretta e banda larga, PUVA terapia), la terapia sistemica (metotrexate, ciclosporina, acitretina) e i farmaci biologici.

La Psoriasi È Solo Un Problema Della Pelle?

Purtroppo no, o per lo meno non sempre.

Sappiamo da tempo della possibile associazione con artropatie. Esiste un’artrite psoriasica, condizione infiammatoria cronica delle articolazioni interfalangee e di altre possibili articolazioni interessate.

A volte la sottostima di questa patologia articolare porta all’uso di farmaci antinfiammatori per autoprescrizione. Rilevanti a tutt’oggi sono i dati che confermano l’associazione della psoriasi con la Sindrome Metabolica (obesità, diabete, ipertensione, dislipidemia). Anche se non vi sono prove sufficienti nei diversi studi per provare un reale rapporto causa-effetto si può parlare attualmente di un considerevole aumento del rischio di Sindrome Metabolica nei pazienti affetti da psoriasi rispetto alla popolazione generale.

Esisterebbe infatti un aumento di malattia cardiovascolare e di infarto del miocardio nei pazienti giovani (30-40 aa) con psoriasi grave.

Quindi Come Approcciarsi A Questa Patologia?

È chiaro che di fronte al rischio aumentato di patologie gravi si debba considerare la psoriasi non più solo un fatto cutaneo e/o un problema estetico, ma bensì una patologia da trattare prendendo in carico il paziente in maniera globale, seguendolo in un percorso diagnostico e di prevenzione del rischio. Lo stile di vita e il controllo dell’alimentazione per esempio diventano obiettivi imprescindibili.

È necessaria la collaborazione di più specialisti (dermatologo, internista cardiologo e dietologo), che con un lavoro di squadra si prendano cura del paziente nella sua globalità. Non va trascurata l’informazione da dare ai nostri pazienti circa la malattia e le sue implicazioni, per ottenere un’adeguata compliance anche nella cura e nell’attenzione ai piccoli gesti quotidiani (non grattare le squame, evitare gli indumenti troppo stretti e preferire le fibre naturali, evitare gli eccessi di fumo alcol, stress ecc). La psoriasi non si cura ma, al pari di altre malattie croniche, ci si può e ci si deve convivere con il minor danno e nel miglior modo possibile.

 

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